Scrivi un commento
al testo di Giovanni Abbate
Cartolina
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
Abbiamo indagato l’infinito Accorciato il tempo e lo spazio Nell’officina dell’inquietudine.
Fra i vortici dei pianeti si dilata Fin dentro i pori del cosmo La pupilla dell’io terrestre.
Avvolti da una sottile foschia Nell’allegoria dei passi Ancora portiamo i morti a spalla.
è talmente inquieta che le terzine si leggono sforzando lo sguardo a continuare. La chiusa non lascia scampo (del resto è la fine ultima su quella spalla)